Il progetto “Dentista sentinella contro la violenza di genere” nasce nel 2015 con lo scopo di formare una rete territoriale di Odontoiatri esperti nel riconoscimento precoce di segnali di violenza o abusi sia su donne che su disabili e minori. Anche i Dentisti, infatti, grazie al ‘rapporto fiduciario medico-paziente’, durante la quotidiana attività libero-professionale possono intercettare casi di prepotenze e maltrattamenti familiari, riscontrando nelle lesioni della bocca e dei denti, segnali di sopraffazioni così da agire tempestivamente per impedire che questi possano poi trasformarsi in situazioni ancora più difficili e dal tragico epilogo.
È necessario partire dal presupposto che il nostro può comunque essere un sospetto e non una certezza – sottolinea Marco Scarpelli, Odontologo forense – e che per questa ragione dobbiamo comunque essere estremamente prudenti, dobbiamo attivare le nostre consuete risorse tecniche, in tema soprattutto di diagnosi e di rilievo documentale, allo scopo non solo di ben comprendere ciò che stiamo osservando ma anche di proporne traccia durevole nel tempo. Non è compito dell’Odontoiatra “decidere” cosa è accaduto, né emettere una sentenza; è compito osservare, valutare, comunicare il sospetto di una lesione violenta nei casi che lo prevedano, ma in generale mantenere un comportamento sempre fortemente orientato sul puro piano tecnico.
Questi concetti prioritari, insieme a tutte le ulteriori indicazioni utili al Dentista che si imbatte in sospetti casi di violenza, sono contenuti nella nuova versione del FAD che ANDI promuove a contrasto di questo dilaga.
La FAD viene ripresentata nella sua veste aggiornata, con particolare sottolineatura del percorso di gestione globale del paziente maltrattato o presunto tale – dichiara la responsabile del Progetto ANDI Dentista sentinella, Sabrina Santaniello -. Rispetto al corso precedente, questo nuovo aggiornamento riguarda l’approccio con i minori quando si manifestano sospetti maltrattamenti nei loro confronti. Un capitolo che mancava e che contribuisce a completare la preparazione degli Odontoiatri sul tema degli abusi.
L’obiettivo è, oltre trasmettere le giuste informazioni tecniche, mantenere viva l’attenzione su un argomento che, purtroppo, è assolutamente attuale, come segnalato giornalmente dai media; è quindi compito della classe medico/odontoiatrica occuparsene, non solo per motivi clinici ma anche sociali. Impariamo, quindi, tutti insieme, a gestire i nostri rapporti interpersonali (con i pazienti, con i colleghi, con i collaboratori) mantenendo uno stile adeguato e congruo, ma consapevole, per riconoscere le eventuali disfunzioni: l’attenzione ad una ipotesi di maltrattamento, pur rispettando le evidenti e necessarie cautele legate ad una mera ipotesi, possono rivelarsi, contestualizzate sul piano generale, educative e formative, così rispondendo al livello più alto e morale della nostra mission.
Il nuovo modello sindacale di ANDI al quale aderiscono circa 27.000 Dentisti italiani, è oggi sempre più caratterizzato da attività finalizzate a migliorare la salute e il benessere della persona, dunque, non solo curare le lesioni traumatiche di varia entità del distretto facciale ma anche sapendo riconoscere stati di oppressione psicologica che alcuni pazienti sono costretti a subire.
Le discipline sulla privacy e sul segreto professionale impongono – conclude Santaniello -, vincoli importanti all’attività professionale degli Odontoiatri liberi professionisti, rendendoli spesso testimoni “muti”, in quanto carenti di una corretta formazione sul tipo di protocollo da seguire per migliorare le strategie di prevenzione e contrasto a tale tipo di violenza. Inoltre, gli atteggiamenti comportamentali di una persona sottoposta a vessazioni, fisiche o psicologiche, sono spesso molto differenti tra loro ed è fondamentale saper riconoscere se il riscontro di lesioni sul viso o nel cavo orale quali ecchimosi, fratture dentali o ferite traumatiche possano o meno essere imputabili a fenomeni di abuso o violenza.
ANDI pertanto, nel considerare la violenza di genere una piaga sociale e un problema di salute pubblica e conscia dell’importanza che riveste la formazione dei suoi iscritti, ha deciso di erogare questo Corso FAD nella convinzione che possa rappresentare uno strumento utile ai Dentisti allo scopo di poter gestire più efficacemente situazioni critiche che coinvolgono i propri pazienti.
Il corso è gratuito per i Soci ed assegna n. 6 crediti ECM.
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