La professione odontoiatrica sta attraversando una fase di profondi cambiamenti – dichiara il Dott. Stefani – ed i titolari esclusivi di studio scendono del 6,8%, mentre i collaboratori aumentano dell’8,5%. Molti giovani non scelgono più di avviare un proprio studio, preferendo altre soluzioni come, ad esempio, quella di collaborare con colleghi o con i grossi centri odontoiatrici low-cost. Le spese di apertura e gestione di un nuovo studio sono troppo alte.
Il nostro obiettivo, come ANDI, è sottrarre i giovani ai centri low-cost, dove hanno poca possibilità di crescere professionalmente ed eserciterebbero un’Odontoiatria commerciale e non mirata alla salute della popolazione. Dobbiamo portare i giovani negli studi professionali dove possono essere protagonisti nel processo del ricambio generazionale di cui la categoria ha bisogno.
Molti dentisti, poi, stanno passando al regime fiscale forfettario, collocandosi verso le fasce più basse di reddito. E, parallelamente, – conclude il Presidente provinciale di ANDI Venezia – scende anche la spesa odontoiatrica delle famiglie che ormai si rivolgono al dentista solo in caso di urgenza: le stime si aggirano intorno al 10%.
Il nuovo direttivo di ANDI Venezia è così composto: Filippo Stefani (Presidente), Stefano Berto (Vicepresidente), Luca Dal Carlo (Segretario sindacale), Mirko Paoli (Segretario culturale), Pietro Valenti (Tesoriere), Dario Linsalata (Segretario) e i Consiglieri Gianni Cadamuro, Andrea Zornetta, Gabriele Crivellenti, Giuliano Nicolin, Luca Pellizzato e Giovanni Rizzo.
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