L’Editoriale

Virginio BOBBA – Massimo FUZZI

Dopo aver vissuto forzatamente il tempo sospeso, una dimensione spazio-temporale inedita e inusuale, che ha visto il comportamento responsabile di tutti gli Odontoiatri, stiamo ora lentamente tornando ad una nuova forma di “normalità”, sia professionale che privata, durante la quale la formazione mantiene la sua peculiarità digitale, maturata e realizzata repentinamente nel corso del lockdown.


“L’EFFETTO FERULA È L’OBIETTIVO PRIMARIO! IL PERNO
È UN FATTORE SECONDARIO” NOTIZIE FALSE E FATTI
ALTERNATIVI? UNA REVIEW SISTEMATICA.

MICHAEL NAUMANN, MARC SCHMITTER, ROLAND FRANKENBERGER AND GABRIEL KRASTL

Sul ruolo del perno nel restauro post endodontico e sull’importanza dell’effetto ferula si è discusso per anni. Fino ad ora non si sono effettuate
review sistematiche sull’impatto clinico dei perni post-endodontici rispetto a restauri senza perni. E’ stato presupposto che l’effetto del perno paragonato a un restauro che ne sia privo possa essere valutato
solo quando si possa comparare allo stesso tempo dal punto di vista clinico una situazione in cui ci sia o meno la possibilità di ottenere l’effetto ferula.


LA MASTICAZIONE NEGLI ADULTI COME FATTORE
PROTETTIVO AL DECLINO COGNITIVO:
UNA REVISIONE SISTEMATICA QUALITATIVA

PRISCILA CHUHUAICURA, FERNANDO JOSE DIAS, ALAIN ARIAS, MARIA FLORENCIA LEZCANO AND RAMON FUENTES

È stata descritta una relazione la capacità masticatoria e la capacità cognitiva. È stato osservato che la masticazione vada a cambiare il flusso sanguineo andando a stimolare la profusione/ossigenazione del cervello.

Questa revisione della letteratura va ad analizzare la relazione che intercorre la masticazione come fattore protettivo al decadimento cognitivo e le modifiche che il flusso sanguineo può portare a livello cerebrale.


L’INFLUENZA DEL MATERIALE PROTESICO SULLA SOPRAVVIVENZA DEGLI IMPIANTI
E DELLE RICOSTRUZIONI NELLE ARCATE INTERE FISSE A SUPPORTO IMPLANTARE

Aimen Bagegni, Abou-Ayash S, Gerta Rücker, Ahmad Algarny, Wael Att.

Il trattamento con impianti dentali è considerato scientificamente e clinicamente l’opzione di trattamento efficace per il restauro di arcate edentule. Il risultato a lungo termine
degli impianti dentali per pazienti completamente edentuli è stato ampiamente dimostrato, in Letteratura viene riportato un tasso di sopravvivenza dell’impianto superiore al 90% dopo un periodo di follow-up di almeno 5 anni. Sono stati riportati diversi fattori che possono influenzare il risultato clinico delle protesi totali su impianti, in termini di successo, tasso di sopravvivenza, complicazioni tecniche e biologiche…


SALUTE PARODONTALE

Niklaus P. Lang, P. Mark Bartold

A tutt’oggi la documentazione riguardante le definizioni di salute parodontale è scarsa. Questa revisione considera i determinanti istologici e clinici di salute parodontale sia per il parodonto intatto che per il parodonto ridotto e cerca di proporre definizioni appropriate in base ai risultati del trattamento.
Importanza: Definire la salute parodontale può servire come punto di riferimento comune per valutare la malattia e determinare i risultati significativi del trattamento.


TECNICHE DI REIMPIANTO INTENZIONALE:
UNA REVISIONE CRITICA

BRADLEY D. BECKER

Le tecniche e gli strumenti utilizzati nel reimpianto intenzionale sono variate nel corso degli anni senza un protocollo clinico universalmente accettato.
È stata riportata un’ampia gamma di tassi di successo e, di conseguenza, tale metodo di trattamento è stato spesso considerato come un trattamento di ultima istanza.
Tuttavia, studi recenti hanno dimostrato un tasso di successo compreso tra l’ 88 ed il 95%. Alla luce di questi nuovi studi, il reimpianto intenzionale può, oggigiorno, considerarsi un trattamento comunemente accettato. Lo scopo di questa Review consiste nell’esaminare criticamente le tecniche di reimpianto intenzionale riportate in Letteratura.


REGIMI DI PROFILASSI ANTIBIOTICA
NEI CASI DI FALLIMENTO IMPLANTARE

Rosalie S. Braun, Leandro Chambrone, Ismael Khouly.

In questa revisione sistematica e meta-analisi, gli autori hanno esaminato l’efficacia della profilassi antibiotica (AP) ed i regimi antibiotici mirati alla
prevenzione del fallimento degli impianti dentali in pazienti complessivamente sani.