Dopo la pubblicazione in G.U. del decreto ministeriale che estende il Piano Voucher connettività ai liberi professionisti, sono disponibili anche per questa categoria, inizialmente esclusa, i 600 milioni di contributi del MISE per l’istallazione della banda Ultra Larga.
Un altro passo importante verso la transizione 4.0 dei liberi professionisti, che da oggi potranno accedere al Piano voucher connettività imprese del Ministero dello Sviluppo Economico, con queste parole il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, saluta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale del 27 aprile 2022 che estende la connettività a internet ultraveloce ai liberi professionisti e lavoratori autonomi (GU Serie Generale n.116 del 19-05-2022).
Avevamo chiesto al Mise di integrare i professionisti tra i beneficiari della misura e dobbiamo ringraziare la Sottosegretario Anna Ascani per la sensibilità mostrata nei nostri confronti e per l’immediata risposta a una esigenza molto diffusa tra i liberi professionisti – aggiunge Stella -. La possibilità di accedere a internet ultraveloce favorirà senza dubbio il processo di digitalizzazione in atto nel mondo delle professioni. Ma il decreto del Mise rappresenta anche un segnale importante per garantire pari opportunità tra imprese e professionisti che ogni giorno devono competere sul mercato.
Il Piano Voucher fase II prevede che anche i professionisti possano richiedere un contributo – da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro per servizi di connettività a banda Ultra Larga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s – direttamente agli operatori di telecomunicazioni che si saranno accreditati sul portale dedicato all’incentivo, attivato da Infratel Italia che gestisce la misura per conto del Ministero dello sviluppo economico. Per l’erogazione del voucher e l’attivazione dei servizi a banda Ultra Larga, i beneficiari dovranno utilizzare i consueti canali di vendita degli operatori.
Requisiti fondamentali sono il miglioramento tecnologico rispetto alla connettività in essere e naturalmente la presenza della copertura in fibra FTTH o FTTC nelle sedi interessate.
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