Con l’intervista ad ANDIOGGI la Senatrice Elisa Pirro (M5s) traccia il quadro sulle questioni aperte in campo odontoiatrico che possono essere ricomprese nel DL concorrenza.
L’OdG presentato dalla Senatrice impegna il Governo a istituire un tavolo tecnico-politico presso il Ministero dello sviluppo economico al fine di valutare e porre in essere uno specifico intervento di carattere normativo in materia di assistenza sanitaria aziendale.
Un tavolo di lavoro che vedrà la partecipazione di ANDI, volto a ridefinire i termini dei rapporti con le assicurazioni nell’ambito della sanità integrativa, con i temi della libera scelta del Medico curante e dei terzi paganti che saranno tra i focus dell’incontro.
Per quanto riguarda le società di capitale nell’ambito odontoiatrico – dichiara la Sen. Pirro -, occorre aumentare la convergenza con altre forze parlamentari per superare i dissensi sull’argomento, mentre sul fronte dei contratti delle assicurazioni sanitarie integrative, di welfare aziendale, nonostante permanga una contrarietà, principalmente da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e manchi l’approvazione dell’emendamento, abbiamo ottenuto di aprire un tavolo di confronto non solo tra parti politiche ma con tutti i soggetti interessati, ossia associazioni di categoria, odontoiatri, compagnie assicurative e sindacati, anche perché stiamo trattando un tema che investe su retribuzione e benefit aggiuntivi che riguardano il salario dei dipendenti.
Questo tavolo di confronto nasce anche grazie al fatto che altre forze politiche convergono con noi sulla necessità di una revisione su questo argomento. L’esatta composizione del tavolo è stata ipotizzata a grandi linee e l’impegno del Governo verrà formalizzato con la trasformazione dell’emendamento in un ordine del giorno. È un piccolo passo avanti, ma è decisamente qualcosa in più rispetto alle continue opposizioni registrate negli ultimi mesi su questa proposta. La convergenza politica si è allargata e ciò mi fa ben sperare per il futuro.
È chiaro quali siano le preoccupazioni da parte del Governo e delle compagnie assicurative ma è anche evidente che a riguardo l’attuale soluzione non può essere quella giusta. L’istanza di tutela della salute dei cittadini, insieme a quella di avere un sistema di welfare integrato e che copra alcune carenze del sistema sanitario pubblico, ci porta a chiedere che la questione venga rivista, perché così non va bene.
A questo aggiungiamo che il diritto inalienabile del cittadino di poter scegliere il proprio curante al di fuori delle logiche assicurative dovrebbe essere sempre garantito.
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