Continua la pressione sul Governo per sollecitare modifiche al Piano vaccinale, in particolare riguardo alla ricomprensione dei liberi professionisti, nella fase prioritaria delle vaccinazioni, siano essi odontoiatri, medici, farmacisti, biologi, igienisti dentali e gli esercenti di tutte le professioni sanitarie e sociosanitarie, anche non dipendenti del SSN o convenzionati, ma in regime di libera professione .

Naturalmente è fondamentale vaccinare anche il personale dei loro studi.
L’On. Rossana Boldi, Vicepresidente della XII Commissione affari sociali Camera, si conferma attenta nel sostenere le battaglie che anche ANDI porta avanti in favore della libera professione.

Nella presentazione della risoluzione sulle comunicazioni al Ministro Speranza, prevista oggi, mercoledì 13 gennaio, l’On. Boldi tornerà a sottolineare “l’importanza che i vaccini siano somministrati anche agli Odontoiatri,  ai medici specialistici , agli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie, anche privati e al personale di studio, in quanto, attualmente, con la quasi esclusiva destinazione delle strutture pubbliche alla cura dei pazienti COVID, è aumentato sensibilmente il numero di pazienti che si rivolgono alle strutture private, non solo relativamente all’Odontoiatria, dove già avviene per la quasi totalità delle cure prestate”.

Questa iniziativa ulteriore fa seguito alle recenti interrogazioni ed emendamenti presentati sul medesimo argomento.

“Sappiamo bene che poi saranno le Regioni a dover gestire le vaccinazioni dal punto di vista organizzativo – aggiunge Rossana Boldi – e molte si sono già mosse autonomamente, ma queste sollecitazioni al Governo vogliono rappresentare una spinta ad agire da parte degli organi competenti. 
Resta altresì inteso che il piano vaccinale deve essere rivisto e aggiornato, sulla base dei vaccini effettivamente disponibili e, in particolare, alla luce dell’imminente approvazione del vaccino Astra Zeneca. Maggiore sarà il numero di medici vaccinati, anche privati, e più saranno coloro i quali potranno aggiungersi al gruppo dei vaccinatori”.

L’On. Boldi ha poi rimarcato l’importante cambio di scenario che conseguirà all’arrivo delle dosi di Astra Zeneca, le cui modalità di conservazione sono estremamente più semplici, senza esigenze di mantenimento a temperature estremamente basse, come quelle necessarie per il vaccino Pfizer. “Questo consentirà – conclude l’On. Boldi – di allargare la platea dei vaccinatori e, conseguentemente, di incrementare esponenzialmente la somministrazione dei vaccini. Il successo della campagna vaccinale dipende anche dalla velocità con la quale si raggiungerà la cosiddetta immunità di gregge”.

“L’alto livello di sicurezza che contraddistingue gli studi odontoiatrici italiani non giustifica un ritardo nella vaccinazione degli Odontoiatri di libera professione – dichiara il Presidente ANDI, Carlo Ghirlanda – L’inserimento dei dentisti nella fascia prioritaria è un provvedimento doveroso e necessario che deve venir esteso necessariamente anche a tutti i dipendenti di studio e ai collaboratori, così come sta già avvenendo in diverse regioni italiane. ANDI sostiene con forza la vaccinazione per gli Odontoiatri e ha avviato una campagna di sensibilizzazione verso i propri associati”.

PA