È stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale di sabato 24 settembre, il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, che disciplina i criteri e le modalità di erogazione del bonus una tantum di 200 euro istituito dal Decreto Aiuti.
Viene quindi confermato quanto da noi già anticipato, ovvero che – stante la destinazione alle Casse di previdenza di risorse finanziarie per 95,6 milioni di euro – l’indennità potrà essere erogata a 478.000 liberi professionisti.
Potranno beneficiare del contributo coloro che rispettano i seguenti requisiti:
- avere realizzato, per l’anno 2021, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, del reddito della casa di abitazione e di eventuali trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate sottoposte a tassazione separata;
- avere avviato la propria attività ed essere iscritti alla Cassa alla data del 18 maggio 2022;
- avere effettuato, entro la stessa data, almeno un versamento contributivo “con competenza a decorrere dall’anno 2020” (quest’ultimo requisito non viene richiesto a coloro per i quali non risultavano scadenze ordinarie per il pagamento dei contributi previdenziali antecedenti al 18 maggio 2022).
In buona sostanza, per ottenere l’indennità occorre presentare una apposita istanza alla Cassa di previdenza cui si è iscritti, corredandola di una autodichiarazione rilasciata ai sensi del DPR n. 445/2000, dell’indicazione delle coordinate bancarie o postali e di copia di un documento in corso di validità e del codice fiscale del beneficiario.
Una volta ricevuta l’istanza, la Cassa di previdenza procederà all’erogazione della somma rispettando l’ordine cronologico delle domande presentate, previa verifica della sussistenza dei requisiti.
Va, infine, rimarcato come in data 23 settembre sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Aiuti ter (DL 23 settembre 2022, n. 144), che introduce un ulteriore bonus a favore di una pluralità di categorie di soggetti, tra i quali i liberi professionisti iscritti alle Casse. L’articolo 20 del decreto, in particolare, prevede che per i professionisti che nel 2021 hanno prodotto un reddito non superiore a 20.000 euro l’indennità introdotta dal primo decreto Aiuti sia incrementata di 150 euro.
In altre parole, quindi:
- i professionisti che nel 2021 hanno realizzato un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro riceveranno un bonus di 350 euro;
- i professionisti che nel 2021 hanno conseguito un reddito complessivo compreso tra 20.001 e 35.000 euro beneficeranno di una indennità di 200 euro.
Si ricorda, infine, che detti contributi non costituiscono reddito né ai fini fiscali né a quelli previdenziali e assistenziali.
Andrea Dili
Dottore commercialista
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