Presentata a Milano la sedicesima edizione dello Studio di settore UNIDI
Il settore produttivo italiano recupera abbondantemente quanto perduto nel 2020 con un 31% in più di fatturato, superando del 13,5% anche i valori del 2019, anno nel quale il comparto aveva raggiunto e sorpassato, per la prima volta, il miliardo di euro di produzione. Il tasso medio annuale di crescita è del 5%, ben al di sopra dell’andamento dell’economia nazionale.
Anche considerando la media dei due esercizi, 2020 e 2021, si osserva un consolidamento dei valori di settore e si può affermare che l’Industria dentale italiana ha di fatto recuperato totalmente quanto perduto nei periodi più difficili condizionati dalla pandemia.
UNA BEST PRACTICE ITALIANA NEL SETTORE MANUFATTURIERO
A fronte di una crescita della produzione industriale italiana di circa il 12% a livello globale, e nello specifico del 13% per ciò che riguarda l’attività manifatturiera, il dentale con un +31% ottiene una performance più che eccellente, superando anche i comparti più virtuosi come il farmaceutico che ha fatto segnare un +25%.
Nonostante il dentale valga solo una piccola parte (il 4 %) rispetto ai 318 miliardi del manufatturiero italiano, è raro trovare ambiti, anche di nicchia, che abbiano ottenuto un risultato di crescita così evidente come quello dell’industria dentale italiana.
I risultati del settore confermano nuovamente la forza di un comparto produttivo a servizio delle esigenze di salute e benessere della popolazione, nonché la forza del made in Italy che consente di mantenere alto il valore della produzione industriale del settore.
OTTIMO SOSTEGNO DALL’EXPORT
Con riferimento al “made in Italy”, il mercato delle esportazioni fa marcare una crescita simile a quella della produzione complessiva, con un +30% sul 2020, che significa di fatto una crescita allineata alla domanda domestica, uno sviluppo sostenuto dall’export nonostante le difficoltà sanitarie, economiche e logistiche che hanno continuato a caratterizzare diversi paesi del mondo, soprattutto nella prima parte del 2021.
Complessivamente, le esportazioni sono stimate in circa 742 milioni, quasi un 13% in più rispetto al 2019, con un recupero pieno di quanto perduto nell’anno dell’avvento della pandemia. Si registra, quindi, un tasso medio annuale di crescita del 6%, e uno sviluppo complessivo delle esportazioni dell’80% dal 2011 al 2021.
Nella ripartizione delle esportazioni si nota una fortissima influenza dell’ambito attrezzature (in particolare radiologia e riuniti), ma anche i prodotti di consumo (in particolare l’ambito chimico) e l’Implantologia hanno una forte rilevanza nella crescita complessiva.
FORTE ANCHE IL RECUPERO DELLA DOMANDA INTERNA
La domanda interna supera globalmente la barriera di 1,6 miliardi di euro e fa registrare una crescita del 28% rispetto al 2020, anche in questo caso recuperando e superando i valori del 2019.
Si tratta di uno sviluppo del mercato fortemente sostenuto dal mondo digitale sia in termini di tecnologie che di dispositivi medici su misura, come le lavorazioni CAD-CAM e gli Allineatori Ortodontici, che fanno registrare un tasso di crescita straordinario, mai osservato sinora, quasi raddoppiando i valori in due anni.
Anche i dati dettagliati del sell-out italiano, ossia ciò che i dentisti e gli odontotecnici hanno acquistato nel 2021 in termini di prodotti, servizi e attrezzature, vengono presentati in modo particolareggiato nella nuova edizione dello Studio UNIDI. Grazie ad esso è possibile analizzare le dinamiche di acquisto e di investimento di studi e laboratori che, nonostante la crisi nel 2020, hanno reagito in gran parte proattivamente, scommettendo su un futuro che può apparire incerto, ma non può che essere vissuto con ottimismo, poiché il dentale è un settore incentrato sullo sviluppo di prestazioni e servizi indispensabili per la popolazione e che necessitano di qualità e innovazione che l’industria dentale italiana sta costantemente fornendo.
Fonte: UNIDI
L’articolo Vola la produzione dell’industria dentale italiana che sfiora 1,2 miliardi, all’insegna della centralità delle cure odontoiatriche e del made in Italy proviene da ANDI.